Un viaggio di più giorni a piedi o un pellegrinaggio come quello a Santiago di Compostela sono considerati un’impresa a cui ci si prepara con una lieve preoccupazione, un po’ di ansia. In alcuni casi molta pianificazione e preparazione. Si tratta di eventi vissuti come impegnativi e molto complessi.

Poi una mattina ci si alza, si chiude la porta di casa alle proprie spalle e…. si inizia a camminare. Poco alla volta, passo dopo passo e con il proprio ritmo, si arriva a destinazione.

Il Cammino è un evento impegnativo, ma semplice

Forse  la cosa più difficile del Cammino di Santiago è prendere la decisione di partire da casa propria per arrivare fino a questo angolo di Galizia. Poi, una volta fatto il primo passo, ci si accorge che la Semplicità sarà una caratteristica di questo viaggio e che vivere questa avventura è una faccenda impegnativa, ma semplice.

Sono semplici le decisioni che devi prendere appena alzata, sono semplici le azioni che devi fare per attuare il tuo obiettivo del giorno, è semplice il modo con cui ti relazioni con le altre persone, sono semplici le cose di cui gioisci.

La semplicità e la felicità che trovi nell’essenzialità sono gli insegnamenti principali del cammino che mi sono portata a casa nello zaino.

Semplicità e felicità in Cammino

L’altro giorno ho rivisto il video “Serendipity, I volti del Cammino”, del fotoreporter Tommaso Pini. Quello che mi ha colpito di più è stata la limpidezza dello sguardo dei pellegrini. La serenità data dall’aver saputo lasciare decantare la frenesia della vita, le preoccupazioni. Il sapere di avere tutto quello che ti serve a portata di mano in uno zaino che hai sulle spalle o a fianco a te quando ti riposi. Tutto quello che non è lì dentro non ti serve e anzi forse hai anche fin troppo peso e oggetti inutili per raggiungere il tuo obiettivo: arrivare a Santiago.

Lasciare andare è il segreto

Quando cammini capisci quali sono le cose che appesantiscono e ti ostacolano.

Non ci pensi due volte a decidere che non è il caso di camminare con anche un solo sassolino nella scarpa o che non ha senso faticare per stare a fianco di una persona che non ha il tuo passo, perché va troppo veloce o troppo lenta.  Allora ti fermi e levi il sassolino e saluti che non ti può stare a fianco in questa strada. Provi subito sollievo e capisci come potresti affrontare molte situazioni che vivi male nella vita si tutti i giorni.

Lasciare andare quello che ti fa male, ma anche quello che non ti serve è il segreto per arrivare a Santiago.

Non ne si convinta?

Clicca sulla pagina del mio retreat sul Cammino di Santiago e parti con me e prova a vivere il Cammino con la semplicità dell’essenziale. Come coach ti posso aiutare a riportare questa consapevolezza a casa e nella tua vita di tutti giorni.

Dal 2016 passo un mese o due su uno dei Cammini che portano a Santiago di Compostela e dal 2017 organizzo esperienze di cammino e di coaching sul Cammino Francese e sul Cammino da Santiago a Fisterre.

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