Non riesci a trovare un modo di esprimere la tua creatività. Vorresti essere più creativa, ma ti senti bloccata.
La soluzione è più semplice di quello che pensi: fermati, ascoltati e dai alla tua creatività il tempo di esprimersi.


La creatività ha bisogno di tempo dedicato, non bastano 10 minuti rubati alla lista degli impegni quotidiani, alla spesa, ai lavori di casa.
Sei veramente sicura di dover fare tutte le cose che ti sei imposta di fare?
So già quello che stai pensando: “Cosa pensa di sapere questa? Che ne sa di me? Pensa che mi diverta? Se non lo faccio io chi lo fa?”

Alt! Aspetta. Voglio raccontarti una storia.

Quel posapiano del Bianconiglio

Negli anni 2000 avevo un lavoro da dipendente e tre figli nati a distanza di 27 mesi l’uno dall’altro. Questo ha significato avere anni di risvegli molto veloci e tempi di colazione, lavaggio, vestizione molti serrati. Per tacere delle prestazioni da record sul tragitto casa-scuole e lavoro. Molte mattine mi sembrava di essere una versione accelerata del Bianconiglio di Alice. Sono arrivata a dire “Forza! Muoviti! Siamo in ritardo!” almeno 15-20 volte al minuto.  Poi, una mattina, Vinicio, uno dei miei figli, si è seduto sul letto, mi ha guardato e ha detto: “Mamma, non posso essere già in ritardo. Mi sono appena svegliato!”
E mi sono accorta che… aveva ragione.

È stata la prima volta che ho realizzato che qualcosa nella mia vita non andava bene.  Non ho però ascoltato quella vocina e mi sono buttata a capofitto (come solo noi donne sappiamo fare) in uno dei periodi più pesanti della mia vita. La fatica però non era legata tanto ai figli e il lavoro, ma agli obblighi non richiesti da nessuno, che mi imponevo di svolgere in modo perfetto, e all’assenza di tempo di qualità per la mia creatività.

Oggi con il mio lavoro di coach voglio evitare che tu ti trovi nella mia stessa situazione.

Perché siamo sempre in corsa contro il tempo?

Troppi impegni con gli altri

Paradossalmente raccontare a un’amica che siamo così indaffarate da non riuscire a fare niente per noi ci fa sentire vive, importanti, indispensabili alla nostra famiglia, ai nostri compagni/e, ai nostri amici/che, ai nostri superiori, ai nostri colleghi, ai nostri clienti.

Beh, mi spiace deluderti, ma devo dirti che nessuno è indispensabile e non è necessario fare tutto subito anche in modo perfetto. Non è vero che “se non lo faccio io non lo farà nessuno” o che gli uomini non sono capaci. Se non lo farai tu la farà un’altra persona e nessuno si lamenterà. Non te ne avere a male.

“Le aspettative su quello che possiamo fare e su quanto lo possiamo fare bene, sono oltre le possibilità degli esseri umani.” afferma Brene Brown, autrice del libro “I doni dell’imperfezione“.

Essere sempre impegnate non è certo uno dei nostri sogni da bambine. Da bambine volevamo essere maestre, dottoresse, scienziate, ballerine o principesse. Poi poco alla volta sono cambiate le nostre prospettive e non avere tempo per noi, i nostri interessi e il nostro riposo è diventato l’unica possibilità di vivere senza sentirci in colpa.

“Una vita con meno impegni e doveri non è una vita pigra, ma una vita vissuta a pieno e con consapevolezza” suggerisce Courtney Carver, curatrice del blog bemorewithless.

Il carico mentale

Avere una lista di impegni interminabile ci fa vivere nell’urgenza e in uno stato di frustrazione e stress costante, ma non basta. Noi donne abbiamo anche un altro strumento potente per esaurire noi e la nostra creatività: la tendenza ad accollarci compiti che non finiscono mai e si espandono nella nostra mente fino a non lasciare più spazio ad altri pensieri. In altre parole se non sto facendo una cosa la sto pensando o programmando. Per una donna è molto difficile uscire dal loop di progettazione, anticipazione, programmazione e vigilanza di tutte la attività necessarie per il benessere di tutti e della casa.  È Il carico mentale.  Non dirmi che non l’hai mai provato. Pensa a tutte le volte che mentre ti lavi i denti,  elenchi mentalmente la liste della cose che mancano nel frigo e pensi alla telefonata che devi fare non appena arrivi al lavoro e giri per casa per vedere se tutto è in ordine.

Le pulizie di casa sono un modo perfetto per bloccare le creatività di una donna, non finiscono mai. All’arte non bastano pochi momenti rubati”  Clarissa Pinkola Estés

Cosa posso fare?

Per fortuna se ci impegniamo è possibile riuscire a ritrovare i propri spazi e tornare a vivere con i propri tempi. Ecco qualche suggerimento da life coach che ti sarà utile per iniziare a smuovere la situazione e innescare il cambiamento.

Smetti di sottolineare quanto sei impegnata

Scommetto che se ti chiedono come va o come stai, inizi dicendo “Sono così presa,… Sono così impegnata…., Guarda non ho neanche il tempo di respirare”. Continuare a ripetere queste affermazioni ti fa sentire ancora più impegnata e sommersa dalla cose da fare. Prova a raccontare come stai o quello che devi fare senza usare questa premessa.  In questo modo smetterai di far far focalizzare la tua mente sul tuo disagio.

Impara a dire di no

Dire di no è possibile e non è da maleducate. Dipende da come lo fai. Per esempio se un collega ti chiede: “Hai 5 minuti per…?” puoi spiegare perché in quel momento non puoi dare retta alla richiesta (anche di soli 5 minuti) e, se possibile, ti impegni a esaudirla (sempre che sia un’attività che tu puoi fare e ti compete) entro la giornata o come prima cosa domani in modo da trattarla con tutta l’attenzione necessaria.

Alleggerisci la tua lista di cose da fare

Scrivi la lista del giorno dei tuoi impegni (lavorativi e non), cioè scrivi la famosa to-do-list. Leggila con attenzione, eventualmente suddividi gli impegni più complessi in attività più semplici e stabilisci fino a tre attività da svolgere assolutamente nella giornata. Non occuparti di altro fino a quando non le avrai concluse. Se non riesci a fare altro non preoccuparti perché hai raggiunto il tuo obiettivo del giorno.

Distingui tra importante e urgente

Quello che è importante è raramente urgente e ciò che è urgente è raramente importante” lo ha affermato Dwight Eisenhower, generale ed ex-Presidente degli Stati Uniti.  Purtroppo nella nostra società e nei posti di lavoro la fretta e l’urgenza sono diventatati un punto di onore. Cerca però di sottrarti a questo gioco al massacro dando il giusto peso e tempo alle attività importanti e valutando cosa significa urgente (cioè da fare subito) per te e per chi richiede il tuo intervento.

Traccia su un foglio di carta  quattro colonne nella prima segna le attività/impegni importanti e urgenti (da fare subito e di persona), nella seconda quelle importanti e non urgenti (mettile in agenda con una scadenza e falle di persona), nella terza quelle non importanti e urgenti (delegale) e nell’ultima quelle non importanti e non urgenti (da non farle). Quante delle cose tra le mille che fai che fai ogni giorno sono nella prima colonna e quante nell’ultima?

Delega

Prendi la to-do-list del giorno, tieni presente la distinzione tra importante e urgente, scegli un impegno e cancellalo dalla lista delle cose che devi fare per forza tu in prima persona.  Si, hai letto bene: cancellalo. Sei già nel panico, vero? Leggi meglio cancellalo dalla lista delle cose che devi fare tu, ma prova a pensare se non c’è qualcun altro che la può fare al posto tuo e delega. Completamente e in modo definitivo, non controllare, non lamentarti.

Ora usa le energie e le risorse per fare qualcosa che possa nutrire la tua creatività.

Photo by Martin Adams on Unsplash

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