A inizio 2020, ero pronta a tirare un sospiro di sollievo e a raccogliere i frutti del mio duro lavoro. Ero riuscita a costruirmi una nuova socialità e nuove relazioni, ero pronta ad avere un ex-marito e avevo una attività da coach a tempo pieno che scalpitava ai nastri di partenza.
Poi è avvenuto quello che pensavo impossibile: la pandemia e …
(qua ci vorrebbe un bel rullo di tamburi)
ho iniziato una nuova relazione con il mio ex marito.
Vedo già i tuoi occhi sgranati. Che hai fatto?
Ci hai messo anni a prendere e attuare quella separazione e sei tornata sui tuoi passi?
Minestra riscaldata o nuova relazione?
In effetti è quello che ho pensato. Poi ho riflettuto e ho capito che non stavo “riscaldando una minestra” insipida e indigesta.
No, mi stavo dando la possibilità di vivere una relazione nuova in tutti sensi perché ci siamo rimessi in gioco entrambi con la voglia di riscoprirci, forse, per la prima volta dopo molto tempo.
Ho deciso di iniziare nuovamente con lui perché il mio mestiere di coach mi ha allenato a dare nuove possibilità alle persone e mi ha insegnato che le situazioni e le persone intorno a noi cambiano solo quando siamo noi a cambiare e a metterci al centro. Ed è vero, perché questo è quello che è successo a me.
Come al solito non è stato facile tutto è passato attraverso la scoperta di segreti molto dolorosi e una malattia grave (per fortuna senza conseguenze, per ora). Poco alla volta ci siamo aperti, ci siamo parlati e ci siamo ascoltati e sempre poco alla volta abbiamo costruito una relazione appagante, trasparente, divertente e, soprattutto, completamente diversa da quella che avevamo negli ultimi anni di matrimonio.
Così con l’arrivo dell’estate…
al mio fianco c’era il compagno che desideravo avere in questo momento della mia vita.
Sul fronte lavorativo invece le incertezze date dalla pandemia avevano bloccato tutte le attività di cammino e quasi tutto il coaching in presenza pianificato.
Ora però basta!!!
“OK. Grazie Universo. Penso di avere imparato abbastanza dalla vita e ora posso avere un po’ di stabilità?”. Questo è quello che ho chiesto a fine 2020.
Ma è arrivato il 2021… Altro anno impegnativo (!!!)
perché la pandemia ancora presente e mi ha obbligato a rivedere il mio modo di lavorare e di aiutare le persone iniziando dal dovermi organizzare per lavorare online pur mantenendo la mia carta vincente di far lavorare le persone all’interno di un ambiente naturale .
Ho poi passato molto tempo come caregiver a fianco di mia mamma durante la sua malattia improvvisa che si è conclusa con la sua morte a luglio.
Negli ultimi sei mesi del 2021 (tenendo incrociate le dita) mi sono quindi finalmente dedicata a me stessa e al mio lavoro per rendere concreto in un percorso di coaching tutto quello che avevo imparato sul campo e sui libri in questi anni.
Quindi?
Ho analizzato la mia storia e ho visto che potevo trasferire tutto quello che avevo vissuto e studiato e imparato in un programma strutturato per
aiutare le persone (uomini e donne) che passano tutta la loro giornata
in un’attività lavorativa o di assistenza ai familiari
e all’improvviso non la possono più svolgere per motivi indipendenti dalla loro volontà.
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